4) II TUBERCOLINISMO

— Definizione
Nella concezione hahnemanniana, il tubercolinismo, era un tutt’uno con la diatesi psorica. Lo svizzero Nebel ed il francese Vannier enuclearono il tubercolinismo dalla psora. Esso rappresenta una modalità reattiva generale caratterizzata, come la psora, dalla insufficienza (“ipo-“).

— Etiopatogenesi
Non esiste nessuna relazione etiologica batterica, come il termine potrebbe suggerire. Infezioni ripetute (salmonellosi, colibacillosi) e malattie anergizzanti (pertosse, difterite, rinofaringiti, broncopolmoniti, pleuriti, adenopatie) sono contemporaneamente manifestazioni del tubercolinismo e suoi fattori scatenanti.

— Fisiopatologia.
II tubercolinismo è caratterizzato dai seguenti segni:
manifestazioni respiratorie recidivanti,
crescita rapida,
variabilità dei sintomi,
eliminazione attraverso le mucose e le sierose,
demineralizzazione,
dimagramento,
freddolosità marcata ma con bisogno di aria fresca,
stipsi,
amenorrea,
stasi venosa periferica.

Tali segni possono essere raggruppati in 3 fasi successive.

I stadio: eliminazione
L’eliminazione attraverso mucose e sierose è caratterizzato dalla variabilità e dall’alternanza con altre manifestazioni morbose.
La mucosa respiratoria è la via di eliminazione più frequente (rinite allergica, rinofaringiti recidivanti, bronchiti, pertosse).

II stadio: reazione
Si manifesta con:
• iper-termia,
• iper-sensibilità nervosa,
• adenopatia.

IlI stadio: demineralizzazione
Si caratterizza per:
• freddolosità
• congestione venosa periferica,
• dimagramento,
• decalcificazione,
• sanguinamento facile (epistassi).

(Tali indicazioni hanno esclusivamente scopo informativo e non intendono sostituire il parere del medico, di altri operatori sanitari o professionisti del settore che devono in ogni caso essere contattati per l’indicazione di un corretto programma dietetico e/o terapeutico e/o di riabilitazione e/o di integrazione alimentare.)