LA SCELTA DEL DRENAGGIO SECONDO LA DIATESI

Come si accennava prima, l’individuo consta di una parte biotipologica e di una componente diatesica; questa componente diatesica è la risultante di una informazione genetica con il vissuto della persona.
Approfondendo l’analisi dell’individuo, dal suo modo di parlare, di atteggiarsi, di effettuare la richiesta riceviamo non pochi indizi del suo temperamento che potrà essere inquadrato in uno dei quatto ordini ippocratici.
Il linfatico ha un fisico ipo-tonico, è grosso, pesante o molle, prevale lo sviluppo addominale, è lento: la sua costituzione è prevalentemente a sviluppo endoblasta ed è predisposto per una diatesi psorica e/o sicotica.
Il sanguigno ha un fisico vigoroso, dilatato, in lui prevale lo sviluppo toracico e cardio-vascolare, quindi la componente embriogenetica dominante è il mesoblastismo; è mobile ed eccitabile, predisposto verso una diatesi psoro e/o sicotica.
Il bilioso dal fisico robusto, solido, mostra fermezza e dominio, non è eccessivamente mobile ma organizzato, pertanto è la risultante embriogenetica equilibrata: cordoblasta. La diatesi predisposizionale è la psorica.
Il nervoso: fisico ipo-stenico, delicato, sensibile con una soglia di eccitabilità molto bassa, pertanto irrequieto, instabile e mobilissimo. Lo sviluppo maggiore della sua costituzione è di prevalente derivazione ectoblastica.
Le diatesi più ricorrenti sono la tubercolinica e la spasmofila.
Una domanda sulle patologie remote dell’infanzia, sulle patologie più ricorrenti serviranno a chiudere il cerchio della ricerca.
Da questa generale schematizzazione dell’inquadramento dell’individuo possiamo calarci nel consiglio appropriato di un drenaggio ben più specifico e personalizzato con gli opportuni estratti glicero-alcolici: un drenaggio diatesico.
L’uomo originariamente è carbonico, e caratteristica del carbonico è di essere, se lo è, affetto da malattie a carattere prettamente funzionali, il che caratterizza la psora, la quale si presenta come elemento perturbatore dell’equilibrio neuro endocrino con le conseguenze che ne derivano a livello di tutti i sistemi dell’organismo.
Quindi possiamo affermare che una psora latente è onnipresente ed è in rapporto con il patrimonio tossico originario dell’individuo.
L’evoluzione psorica comporta uno sforzo ripetuto di eliminazione tossica con l’apparizione (psora manifesta) di vari disturbi in continuo bilanciamento interno-esterno . Il consiglio sarà la somministrazione di gocce di Betula pubescens (gemme). Dunque la Betula pubescens è il drenante OTTENUTO DALL’ESTRAZIONE DI TESSUTI MERISTEMATICI SECONDARI ad azione sicuramente disintossicante ed anche stimolante del sistema immunitario.
Altro estratto glicero-alcolico utile in tale situazione diatesica è Juniperus communis (giovani getti), che esplica in modo bilanciato la sua azione stimolante sia sulla funzione epatica che sul mesenchima renale.
Tale fase psorica la possiamo definire una fase di psora manifesta (stenica) cioè una fase ancora vitale per l’organismo.
Qualora il genere di intervento auspicato non avesse luogo, ovvero si dovessero continuare i trattamenti farmacologici soppressivi, l’individuo progredisce nel rallentamento reattivo passando nella fase di psora scompensata (astenia) in cui le risposte reattive tendono ad esaurirsi velocemente.
In tale fase l’intervento drenante deve essere più profondo ed energico con il consiglio di Juglans regia (gemme), che esalta le difese generali con una specificità cutanea, esemplare il consiglio nelle dermatosi psoriche, magari seguite o alternate con somministrazioni di Sequoia gigantea (giovani getti), preziosa per la sua azione eutrofica generale e di mobilizzazione endocrina.
La diatesi tubercolinica è, in realtà una variante psorica, infatti se riflettiamo sulla evoluzione del processo tubercolare notiamo che nel punto di minor resistenza, il focus di eliminazione tossinica, l’agente patogeno trova l’ambiente adatto per la sua proliferazione che a sua volta induce la reazione infiammatoria che tende alla sua neutralizzazione.
Se l’individuo ha sufficiente resistenza blocca il processo e calcifica il tubercolo; se invece l’inquinamento tossinico di tipo luetico è notevole, la neutralizzazione si indirizza verso la distruzione del tessuto con la formazione delle caverne tubercolari.
Pertanto in presenza soprattutto di piccoli pazienti astenici, minuti, con frequenti malattie dell’apparato respiratorio, rinofaringiti, nonché di otiti ricorrenti il consiglio trova buoni alleati nella Rosa canina(giovani getti), che è un ottimo stimolante delle difese immunitarie e quando la compromissione respiratoria si manifesta in forme asmatiche Viburnum lantana (gemme) drena profondamente e normalizza questo ossigenoide che è il tubercolinico.
Quando il percorso psorico è terminato l’individuo o per eredità o per stile di vita entra nel terreno della sicosi. La sicosi è la diatesi che appesantisce ed accumula, concettualmente è quella che per definizione richiede un drenaggio.
Ma è da considerare che esistono molti altri fattori sicotizzanti che hanno spazio per produrre effetti se esiste il terreno, ovvero la costituzione che ne consente la realizzazione: le vaccinazioni, gli antibiotici, i chemioterapici sono tra questi.
La sicosi è propizia allo sviluppo delle neoformazioni cutanee ma anche di altri tipi di tumori benigni come verruche, fibromi, l’adenoma della prostata, ed altri maligni, comprende tutti quei malati i cui sintomi sono aggravati dall’umidità: dolori articolari, edemi e ritenzione di liquidi in genere.
Per drenare questa diatesi stimolando il parenchima renale ed il tessuto reticolo endoteliale, frenando anche i processi neo formativi e di impregnazione sono consigliabili: Vitis vinifera (gemme), che agisce su tutte le neoformazioni benigne ed anche sulle verruche, e Pinus montana (gemme), particolarmente attivo sulle cartilagini articolari.
La fase finale del processo di impregnazione tossinica sfocia nella diatesi luesinica che con il suo rischio lesionale in particolare sul sistema vascolare, richiede l’intervento di estratti glicero-alcolici antisclerotici ed antitrombotici.
Populus nigra (gemme) è l’estratto glicero-alcolico di scelta per la sua azione antisclerotica sulla parete arteriosa, in particolare sulle arteriti degli arti inferiori: affezione tipicamente luetica.
Cornus Sanguinea (gemme), oltre ad avere una azione antisclerotica, agisce sui fattori della coagulazione del sangue, mantenendo una certa fluidità di questo impedisce la formazione di microtrombi generatori d’aterosclerosi e d’infarto.