Menu

Mini Cart

Utero Dren

Flaconi da 50 ml e da 100 ml

Per favorire la fisiologica funzionalità dell’apparato genitale femminile con trofismo a livello dell’utero.

Alnus incana (gemme)
Rubus fructicosus (giovani getti)
Rubus idaeus (giovani getti)
Vaccinium vitis idaea (giovani getti)

Categoria:

Descrizione

UTERO DREN
Per il benessere dell’Apparato Genitale maschile

Soluzioni gliceralcoliche (38% Vol) di:
Alnus incana (gemme)
Rubus fructicosus (giovani getti)
Rubus idaeus (giovani getti)
Vaccinium vitis idaea (giovani getti)

Secondo la tradizione erboristica, UTERO DREN ha un’azione:
Depurativa e antisenescente sull’apparato riproduttore femminile nelle donne anziane
Riequilibrante il ciclo mestruale
Antiosteoporotica

Indicazioni salutistiche:
Osteoporosi post-menopausica
Osteoartrosi
Fibroma uterino
Fibromiomi
Cisti ovariche
Sindrome iperfollicolinica premestruale
Dismenorrea

Indicazioni per l’assunzione: da 20 a 50 gocce 3 volte al dì.

Prodotto incluso nel Registro degli integratori del Ministero della Salute.

Maggiori informazioni

Alnus incana (Ontano bianco)

Famiglia

Betulaceae

Parti utilizzate

Gemme

Caratteristiche

Le gemme di Ontano bianco, costituiscono un valido rimedio per molti disturbi dell’apparato genitale femminile. In particolare, le sue gemme sono in grado di esercitare un’azione antiflogistica su qualsiasi tessuto che si trovi in condizione di infiammazione cronica. Di conseguenza, le gemme di Alnus incana, possono essere impiegate per contrastare molti disturbi a carico dell’apparato riproduttore e non, quali ad esempio: fibromi, miomi, fibromiomi uterini, mastopatia fibrocistica, osteoporosi (specie se questo gemmoterapico è associato a quello di Rubus fructicosus) ed epatopatiti a tendenza cirrotica.

 

Rubus fructicosus (Rovo)

Famiglia

Rosaceae

Parti utilizzate

Giovani getti

Caratteristiche

Il Rovo, è un arbusto che cresce in luoghi incolti e lungo le strade in ambienti cha vanno dalla pianura alle zone montane dell’Europa, Asia e Africa occidentale.

I giovani getti di Rubus fructicosus, contengono principi attivi che manifestano azione antiartrosica, antiosteoporotica, ipoglicemizante ed ipotensiva. Di conseguenza, il rovo può essere impiegato come valido rimedio per il trattamento di artrosi degenerativa senile, osteoporosi, diabete e ipertensione.

 

Rubus idaeus (Lampone)

Famiglia

Rosaceae

Parti utilizzate

Giovani getti

Caratteristiche

Il Lampone, rappresenta il rimedio terapeutico principale dei disturbi endocrini femminili, di tutte le età, nonché delle alterazioni neurovegetative ed endocrine con ripercussioni sull’apparato riproduttore. In particolare, il Rubus idaeus, agisce come:

mezzo di contrasto dei disturbi ormonali femminili della pubertà e della menopausa,

antispasmodico uterino;

riequilibrante dell’asse ipotalamo-ipofiso-gonadico.

L’ulteriore azione “steroido-like” del Rubus idaeus, favorisce il riequilibrio dei disordini ormonali del periodo menopausale. Ciò, viene a realizzarsi grazie ad un’azione inibitrice sul lobo anteriore dell’ipofisi, che regolarizza la secrezione ovarica di estrogeni e progestinici.

 

Vaccinium vitis idaea (Mirtillo rosso)

Famiglia

Ercaceae

Parti utilizzate

Giovani getti

Caratteristiche

Il Mirtillo rosso, esercita proprietà antiflogistiche e antisettiche sull’Apparato Urogenitale. In particolare, questo vegetale contiene Arbutina, un principio attivo che, a livello renale, induce la produzione di Idrochinone, di cui è nota la proprietà disinfettante.

Molto probabilmente, le proprietà e la complessa attività del Vaccinium vitis idaea, derivano dalla sua capacità di stimolare gli istiociti del midollo osseo (cellule che caratterizzano le reazioni flogistiche, specie se conseguenti a “stress” o ad alterata funzione endocrina).

Modalità di somministrazione

Modalità di somministrazione:
Per migliorare l’azione fisiologica dell’integratore, consigliamo di assumere dopo aver diluito in una piccola quantità di acqua, bevendo a piccoli sorsi, trattenendo in bocca (sotto la lingua) per qualche secondo.
La mucosa della faccia inferiore della lingua, infatti, dà luogo ad un notevole assorbimento, a differenza della mucosa superiore, facilitato, anche, dall’azione del pH salivare in grado di ionizzare i principi dissolti.
La modalità di assorbimento sublinguale, oltre ad evitare il primo passaggio epatico (e l’alterazione dei principi vegetali che ne consegue), permette una più rapida distribuzione dei principi attivi vegetali nell’intero organismo, dal momento che il sangue venoso che refluisce dalla cavità orale in generale sbocca nella vena cava superiore e si avvia direttamente verso il cuore da dove viene subito diffuso nell’intero torrente circolatorio.