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Fito Stress

Flaconi da 50 ml e da 100 ml

Nei casi di affaticamento psico-fisico
SOLUZIONI IDROALCOLICHE: Alfa-alfa (parte aerea fiorita) Eleuterococco (radice) Ginseng (radice)
Guaranà (semi)

Categoria:

Descrizione

FITO STRESS
Per favorire il recupero nei casi di affaticamento psico-fisico

Soluzioni idroalcoliche (62% Vol) di:
Medicago sativa (parte aerea fiorita)
Eleutherococcus senticosus (radice)
Panax ginseng (radice)
Paullinia sorbilis (semi)

Secondo la tradizione erboristica, FITO STRESS ha un’azione:
Stimolante delle funzioni intellettive, specialmente riguardo alle capacità di concentrazione e memorizzazione
Tonica-nervina
Tonica generale e antidepressiva nei soggetti areattivi
Psicostimolante
Remineralizzante

Indicazioni salutistiche:
Stress psicologico-emotivo
Stress intellettivo con neurastenia
Difficoltà di memorizzazione e di concentrazione
Ansietà dovuta a preoccupazioni o a stress intellettivo

Indicazioni per l’assunzione: da 20 a 50 gocce 3 volte al dì.

Prodotto incluso nel Registro degli integratori del Ministero della Salute.

Maggiori informazioni

Turnera aphrodisiaca (Damiana)

Famiglia

Turneraceae

Parti utilizzate

Parte aerea

Caratteristiche

La Turnera aphrodisiaca, esercita una buona azione antidepressiva, afrodisiaca e psicostimolante.

Essa, può essere utilizzata con successo nel surmenage fisico e intellettuale e nelle convalescenze. Inoltre la Damiana, trova impiego come rimedio per il trattamento di depressione, stipsi atonica, dispepsia nervosa e impotenza psicogena.

Inoltre, è da tener presente che gli indiani Maya, considerano la Damiana una pianta con proprietà antiasmatiche.

Panax ginseng (Ginseng)

Famiglia

Araliaceae

Parti utilizzate

Radici di piante di almeno sei anni

Caratteristiche

Esistono numerose varietà commerciali di Ginseng, di cui, la più pregiata, è quella coreana, seguita da quella cinese, giapponese ed americana.

Il Panax ginseng, aumenta le capacità di difesa dell’organismo nei confronti di diversi agenti e stimoli ambientali e/o riduce la predisposizione o l’esposizione alle malattie.

Attualmente, i veri principi attivi del Ginseng, vengono ritenuti i “Ginsenosidi”. Questi, sono stati esaminati da un punto di vista farmacologico, ed esiste, al riguardo, una letteratura davvero ampia.

Il Ginseng, viene quindi considerato un “adattogeno”, ossia un principio in grado di migliorare l’adattabilità dell’organismo a diversi disturbi esterni o interni.

Inoltre, da studi clinici emerge che il Panax ginseng è in grado di incrementare le prestazioni, la capacità di reazione e la funzione respiratoria.

Ptycopetalum olacoides (Muira puama)

Famiglia

Oleaceae

Parti utilizzate

Radici

Caratteristiche

La Muira puama, proviene dal Brasile e da alcune zone settentrionali dell’Amazzonia.

Nel paese d’origine, essa viene chiamata col nome di “ Legno della potenza”, perché ritenuta capace di aumentare il vigore sessuale.

La sua attività, è infatti afrodisiaca e tonica-nervina.

Il Ptycopetalum olacoides, viene consigliato nelle forme di astenia, impotenza psicogena e diminuizione della libido.

Santureja montana (Santoreggia)

Famiglia

Labiatae

Parti utilizzate

Sommità fiorite

Caratteristiche

I principi attivi contenuti nella Santoreggia, conferisco a questa pianta proprietà afrodisiache, stimolanti celebrali, simpatico toniche e surren-corticotrofiche, le quali intervengono specie nei momenti di affaticamento e astenia.

La Santureja montana, è un buon rimedio anche per le vie respiratorie, il fegato e la vescica.

Essa esprime un’azione diuretica ed emmenagoga ed, inoltre, giova allo stomaco ed aiuta la digestione.

Modalità di somministrazione

Modalità di somministrazione:
Per migliorare l’azione fisiologica dell’integratore, consigliamo di assumere dopo aver diluito in una piccola quantità di acqua, bevendo a piccoli sorsi, trattenendo in bocca (sotto la lingua) per qualche secondo.
La mucosa della faccia inferiore della lingua, infatti, dà luogo ad un notevole assorbimento, a differenza della mucosa superiore, facilitato, anche, dall’azione del pH salivare in grado di ionizzare i principi dissolti.
La modalità di assorbimento sublinguale, oltre ad evitare il primo passaggio epatico (e l’alterazione dei principi vegetali che ne consegue), permette una più rapida distribuzione dei principi attivi vegetali nell’intero organismo, dal momento che il sangue venoso che refluisce dalla cavità orale in generale sbocca nella vena cava superiore e si avvia direttamente verso il cuore da dove viene subito diffuso nell’intero torrente circolatorio.